lunedì 8 agosto 2011

NO AI PRIVATI INTERESSI





Autonomi nazionalisti Bergamo , nella notte tra mercoledì e giovedì, ha esposto uno striscione a Dalmine, su Via Provinciale, per affermare la sua netta opposizione alla Bre.Be.Mi , alla T.a.v. e a tutte quelle infrastrutture progettate esclusivamente per interessi privati.
Non dobbiamo farci ingannare da chi, rivestendo una carica pubblica , 'idolatra' tali lavori. L'esproprio avvenuto sul territorio bresciano, bergamasco e milanese porta il marchio della Repubblica italiana:onesti cittadini sono stati obbligati a 'vendere' porzioni di terreno o addirittura la casa, perché chi amministra la cosa comune ha stipulato un contratto con enti privati, per infrastrutture di dubbia utilità.
Per quanto concerne la Bre.Be.Mi. vogliamo ricordare ai nostri lettori, come già in passato, abbiamo assistito ad un intervento radicale sul nostro territorio, con l'allargamento dell'Autostrada A4 , per portare un miglioramento ad un tratto che quotidianamente viene attraversato da 176.000 veicoli, con punte di circa 50.000 camion e pullman.
Dopo che Autostrade Spa ha speso 505 milioni di euro , diviene difficoltoso per noi pensare che la Bre.Be.Mi. serva realmente ad alleggerire il traffico verso Milano. Tra leoni non si mangiano. Questo lo sappiamo.
L'invito che noi facciamo è, quindi, di osservare la tratta di questa nuova autostrada ...non c'è bisogno di una laurea per comprendere quanto sia inutile e dannosa questa nuova 'vipera' d'asfalto.
I costi di questo progetto si sono triplicati nel corso degli anni , dagli 800 milioni iniziali, si è giunti, ai 2,4 miliardi di euro di questi giorni , senza che l'Opera sia conclusa.
Mentre il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, blatera che “la Bre.Be.Mi è un messaggio positivo per l'Italia intera: è la prima opera del nostro Paese realizzata senza un solo centesimo di finanziamento pubblico ed è l'ennesima dimostrazione della forza del sistema regionale lombardo. Possiamo essere tutti orgogliosi di quello che abbiamo realizzato nei primi due anni e possiamo guardare con speranza e determinazione ai due anni massimo di lavoro che resta da fare”; Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente della Lombardia, preferisce la via della verità, affermando che “il finanziamento, ed il rischio, hanno dovuto essere ripartiti da un pool di banche tra cui Banca Intesa con 390 milioni di euro, Unicredit e B.Mps con 290 milioni, Ubi Banca con 200 milioni e Banca Popolare ancora con 200 milioni. Ma la parte del leone viene fatta dalla cassa Depositi e Prestiti (l'istituto pubblico che raccoglie i risparmi postali) che starebbe partecipando con 765 milioni di euro, costituendo cosi la garanzia pubblica dell'opera”.
Formigoni dimostra così ,una volta ancora (se mai ce ne fosse bisogno), di come la classe politica sia assoggettata ai voleri delle banche .
Il compare del nostro Formigoni, Francesco Bettoni, presidente di Bre.Be.Mi Spa, non può essere da meno e, 'ubriaco di potere', preferisce aggiungere letame al letame :
“Non sta creando problemi alla popolazione e allo svolgimento della vita di tutti i giorni". Il tutto facendo ricorso al "minimo consumo di territorio".
Peccato, però, che non consideri l'esproprio come un'azione totalitaria e non avvisi i lettori /ascoltatori che, dove sorgeranno i caselli della Bre.Be.Mi., non mancheranno nuovi centri commerciali e altri “mostri” dell'era moderna, tutto a discapito di noi cittadini comuni.
Sulla T.a.v. , c'è poco da dire. Persino i fiori della Val di Susa hanno compreso perché è divenuta scomoda la loro presenza.
Questo è un tempo senza era, dove il denaro abbandona il colore verde per abbracciare quello grigio, del cemento, nel nostro immaginario collettivo.

-I link sull'argomento sono numerosi, invitiamo i lettori a fare una breve ricerca .
Consigliamo , su tutti, di vedere la puntata numero 06 del 30 ottobre della trasmissione Sciarada su Videostar :

-Come potete notare, i mezzi d'informazione a nostra disposizione rasentano il ridicolo : bombolette, un lenzuolo usato, una eco-digitale (dove eco non sta per ecologica) . Loro hanno elicotteri e denaro in abbondanza . Ma non demordiamo: la Storia riserva tutti i suoi onori ai "fornai" piuttosto che ai servi delle lobby. 

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