Comunicati 17.11.11

Comunicato 17.11.11  :   NOTTI INSONNI



Esistono quesiti ai quali non possiamo donare la verità assoluta. La causa risiede semplicemente nei mezzi di ricerca a nostra disposizione . E' diritto , in ogni caso, interrogarsi su quale sia la strada da intraprendere per giungere a lambire la realtà dei fatti.
Quello che sta accadendo in Siria è una tragedia umana non nuova ai nostri occhi. Laddove la volontà popolare regna sovrana, l'Imperialismo occidentale allunga i suoi sudici tentacoli.
Andiamo nello specifico:
la Lega araba, intorno al 12 novembre , sospende la Siria ;
oggi , 'tuona' l'ultimatum: “ O entro tre giorni cessano le violenze ai danni dei civili oppure vi sanzioneremo”.
E così nasce il nostro viluppo di perplessità :
La manovra messa in atto contro la Siria può avere un nesso con la “Primavera araba”?
Chi sono gli Stati che danno vita alla “Lega araba”?
Quali sono gli Stati arabi filo-occidentali da più tempo ?
Quali, invece, quelli che lo sono diventati negli ultimi mesi?
Chi propaga le notizie ?
Le fonti sono attendibili ?
A chi giova destabilizzare la Siria?
Come può  il governo siriano cessare le violenze, quando uomini dell'esercito regolare vengono quasi quotidianamente uccisi negli scontri con i manifestanti?
Dove si vuol arrivare ?
Dopo aver provato a rispondere a queste domande , abbiamo preso una cartina geografica e ci siamo accorti che...
Auguriamo a tutti una soave notte .

 


Comunicato 11.10.11


Il Gran Mufti di Siria, Ahmad Bader Hassun, attraverso la tv di Stato del suo Paese, il 9 ottobre ha lanciato un appello all'Unione europea e agli Stati uniti affinché nessun missile colpisca la Siria e il Libano. Le conseguenze paventate , come potete immaginare, saranno inenarrabili ai posteri..
Autonomi Nazionalisti Bergamo avverte , fin da ora, che riterrà come unico responsabile il governo italiano , nella fattispecie, il ministro degli Esteri Franco Frattini, il quale, si è sempre ineccepibilmente distinto come servitore di potenze straniere.
Il discorso fatto da Ahmad Bader Hassun non è affatto intrinseco d'odio e di vendetta ma ,al contrario, dimostra amore per la Pace e un forte rispetto della Vita; pur avendo perso il figlio in circostanze misteriose, il 2 ottobre 2011.
Possibili ritorsioni sul nostro territorio , daranno vita, a forme di islamofobia mai vedute sino ad ora , causando reazioni a catena che distoglieranno l'attenzione dai veri responsabili dei massacri di civili, da chi ,cioè, ha dato il pretesto per tali attacchi .
Insopportabile diviene il pensiero di poter versare altro sangue per ingerenze sovranazionali che disprezzano la nostra sovranità.
E' giunto il tempo di asciugare le lacrime di questa nostra povera Italia, giudicando , col sentenziar di Popolo, chi è complice delle sciagure nazionali ed europee.

Per chi non fosse a conoscenza degli ultimi avvenimenti, Sariya Hassun , figlio di Ahmad Bader Hassun, è stato ucciso in un agguato teso sulla strada che porta ad Aleppo.








Comunicato 27.09.11
Il cuore di Troy Davis ha cessato di battere.
La macchina giudiziaria americana ha fatto il suo corso.
Ans Bergamo non esprime cordoglio ma non festeggia nemmeno , la conclusione della vita di un uomo condannato per omicidio, pur essendo favorevoli alla pena di morte.
Non abbiamo la documentazione necessaria per poter difendere la vittima o accusarla. Una cosa è certa: 20 anni di attesa per una iniezione che ti strapperà ai tuoi cari , che ti toglierà per sempre il respiro, che bloccherà il tuo cuore dopo 15 interminabili minuti, sono troppi. Sono troppi per chiunque. La Giustizia non deve divenire carnefice . Non ne ha il diritto. La Giustizia deve fare il suo corso e, una volta sopraggiunta la sentenza, deve essere eseguita.
I cretini (perché di questo si tratta) garantisti della vita ad ogni costo sbraitano urlando all'ennesimo caso razzista . Inconsapevolmente, non fanno altro che alimentare questa macchina infernale.
Troy Davis fu condannato a morte da una giuria composta da sette afroamericani e cinque bianchi. Quale razzismo si cela dietro la sentenza?
Nessuno.
Si nasconde, e nemmeno troppo bene, invece il bigottismo e la cecità di una certa parte della popolazione che , senza più santi a cui rivolgersi, invoca clemenza e una revisione del processo a prescindere . Ne è esempio emblematico il caso Shakineh:farsa ideata in Francia, da un certo Bernard Henry Lévy, vero stratega della politica estera , non solo francese ma anche della “comunità europea”.
Creare un movimento di indignazione generale a poche settimane dall'esecuzione è inutile e ridicolo.
E al peggio non c'è mai fine.
E' uno spettacolo indecoroso vedere come i mass media nostrani diano risalto ad un presidente degli Stati uniti, ruolo ricoperto oggi da Barak Obama, che s'innalza a “maestro di vita”, che desidera insegnare la “Democrazia” al presidente della repubblica islamica dell' Iran, Mahmud Ahmadinejad, quando alle sue spalle, la catasta di morti sotto la bandiera americana, aumenta a dismisura fino ad oscurare il sole.
Non siamo più in Italia, oramai, pare di essere trasmigrati ad Hamelin e noi non impersoniamo altro che i ratti...
 

 Comunicato 12.12.10   
12-12-1969/2010 PIAZZA FONTANA: IL REGIME DELLE STRAGI DEVE PERIRE.

All'interno della Banca dell'Agricoltura a Milano,alle ore 16.37, cittadini italiani hanno perso la loro vita per una guerra a 'bassa densità' voluta sul nostro territorio da interessi sovranazionali.
“Destabilizzare per stabilizzare” era l'obiettivo.
Quel maledetto giorno, si contano quattro attentati e un ordigno inesploso:
16.25: nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana viene rinvenuta una borsa . Dopo avere appreso quello che è successo alla Bna, viene dato l'allarme. La borsa non era predisposta ad esplodere tuttavia conteneva un ordigno. Verrà fatta brillare alle 21.12 dello stesso giorno.
16.37: nel salone della Banca dell' Agricoltura, esplode una bomba che provoca la morte immediata di 13 persone e il ferimento di altre 90.
16.45: nella sede della Banca Nazionale del lavoro, esplode un ordigno ferendo 14 persone.
17.16: sotto il pennone portabandiera dell'Altare della Patria , esplode il secondo ordigno romano.
17.24: sempre all'Altare della Patria, il terzo esplosivo romano deflagra, ferendo tre persone.
Gli Autonomi Nazionalisti Bergamo non vivono di preconcetti aprioristici, nessuna difesa d'ufficio quindi per chi ha commesso crimini infami trincerandosi dietro a sigle che si rifacevano al fascismo di Mussolini, infangandolo.
La volontà di essi , era quella di dichiarare lo “Stato d'emergenza” creando l'allarme 'rosso' ?
Che ci sia un nesso con la manifestazione del 14 dicembre dell'Msi? D'altra parte pare che lo stesso schema venga riutilizzato qualche anno dopo, più precisamente il 7 aprile 1973 con la strage mancata sul treno Torino-Roma avvenuta , guarda caso, cinque giorni prima della manifestazione del 12 aprile 1973 dell'Msi a Milano.
Le nostre aule di tribunale , ancora oggi, riecheggiano di piagnistei , di ridimensionamento dei propri ruoli durante l'attività politica giovanile , addirittura molti si sono spinti oltre, sino a rilegarsi a figura di semplice simpatizzante . Dichiarazioni 'grondanti' di “congenita vigliaccheria”.
Per noi il Fascismo è morto il 28 aprile 1945 , dopodiché , tranne rare eccezioni, è esistito solo l'antifascismo, di destra e di sinistra.

Di seguito, i nomi delle vittime di piazza Fontana:
Giovanni Arnoldi, Giulio China, Ennio Corsini, Pietro Dendena, Carlo Gaiani, Calogero Galatioto, Carlo Garavaglia, Paolo Gerli, Luigi Meloni, Mario Pasi, Carlo Perego, Oreste Sangallo, Angelo Scaglia, Carlo Silva, Attilio Valè .

OGNI CELLULA SPARSA SUL TERRITORIO HA LA SUA LINEA, INDIPENDENTE DALLE ALTRE.
LA TESI ESPRESSA RIGUARDA LA REALTA' DI BERGAMO.



 Comunicato 11.12.10
Condividiamo l'email ricevuta da uno dei nostri militanti sul caso del giovane Mario Ponticelli di Anzio, morto in seguito l' induzione dell'anestesia. Sottolineamo che Autonomi Nazionalisti Bergamo non tiene rapporti diretti con la Lega Antipredazione Organi presieduta dall'infaticabile Nerina Negrello.

Care Socie e cari Soci,

Mario Ponticelli 29enne di Anzio, affetto da anemia mediterranea e ricoverato per un intervento di asportazione della milza ingrossata, è morto per arresto cardiaco in sala operatoria, pare per complicazioni durante l'induzione dell'anestesia. Alla notizia, familiari ed amici hanno avuto reazioni molto vivaci e alzato le mani contro i medici. La più diffusa reazione della stampa e delle autorità sanitarie è stata di preoccupazione per quella che Ignazio Marino definisce "clima di caccia alle streghe".

Carico dello stesso spirito l'intervento del trapiantista Salizzoni pubblicato su La Stampa dell'8 dicembre che vi trasmettiamo in allegato, a cui abbiamo risposto con una breve lettera indirizzata al Direttore, con richiesta di pubblicazione. Stiamo a vedere se verrà publicata!
Per chi volesse intervenire ed unirsi alla nostra reazione, la mail del Direttore é: mario.calabresi@lastampa.it

I più cordiali saluti
La Segreteria

Egr. Direttore de La Stampa - dott. Mario Calabresi,

in riferimento alla lettera di Mauro Salizzoni apparsa su La Stampa dell'8/12/10 "Medicina e superpoteri", opponiamo che "l'idea miracolistica del sapere medico" è stata introdotta dagli stessi medici per attirare il cliente. Ora i medici subiscono l'effetto rebound di una comunicazione rassicurante, ma non veritiera. Mauro Salizzoni, responsabile del Centro Trapianti di Fegato alle Molinetti di Torino, non deve stupirsi, anche lui ha reiteratamente pubblicizzato il suo sapere in termini rassicuranti di vita. Se un paziente quindi muore, e sovente col trapianto muore sul tavolo operatorio o poco dopo, tradisce la promessa e le aspettative. Di tradimento in tradimento i medici si sono ridotti ad una categoria di affaristi che non perdono occasione di promettere la "vita eterna".
Il distacco tra i malati e gli operatori sanitari si è sviluppato in particolare con l'imposizione della dichiarazione di "morte cerebrale" e l'affare dei trapianti. Quindi nessuna artificiosa regola medica, auspicata da Salizzoni, per stimolare il "contatto umano tra utenti e operatori" avrà effetto fino a che permane l'affare degli espianti-trapianti e della ricerca e sperimentazione in vivo.

Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente

Con preghiera di cortese pubblicazione, porgiamo cordiali saluti.
Nerina Negrello
Presidente


Comunicato 04.12.10


Andiamo a scavare in fondo a questo fenomeno che il più delle volte non è nemmeno voluto dal 'donatore' perché, a scegliere, sono i parenti , aggirati da medici che della vita altrui non hanno un grande interesse.
Quali sono gli organi che si possono prelevare al paziente in coma, presunto irreversibile?
“I reni, il fegato, il cuore, il pancreas, i polmoni e l’intestino, mentre i tessuti sono le cornee, il tessuto osseo, le cartilagini, i tendini, la cute, le valvole cardiache, i vasi sanguigni” (1)
Appare come una semplice lista della spesa.
In una società dove l'Individuo è divenuto parte centrale , spostando ai margini , se non addirittura eliminando la Comunità che fino a qualche decennio fa caratterizzava un popolo, si è giunti progressivamente alla predazione degli organi, l'ultimo gradino di un mondo occidentale in dirittura d'arrivo.
Cosa è che dà il via all'espianto? Qual'è la condizione nella quale il medico può procedere all'intervento?
E' la morte celebrale del paziente .
Leggiamo dal sito http://www.antipredazione.org/
“La così detta “morte cerebrale” costituisce il cardine centrale su cui è basata l'espianto-trapiantologia(2). Senza di essa la chirurgia sostitutiva centrata sull'espianto di organi da soggetti vivi che hanno perso la coscienza, non avrebbe avuto un seguito. I pazienti sotto ventilazione definiti arbitrariamente “cadaveri” dai medici che dichiarano la “morte cerebrale”, in realtà non lo sono né per la biologia né per la legge.
Per la biologia non lo sono perché i pazienti hanno tutti i loro organi perfettamente funzionanti. Per la legge non lo sono perché la normativa recita: “per cadavere si intende il corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale”(3).”
Curioso come i medici giochino sull'utilizzo dei termini, in una spirale che porta alla soppressione del povero disgraziato finito in ospedale, “per salvare gli organi ad ogni costo”.
Anche i politici hanno fatto la loro parte nel laido gioco dei trapianti.
“ sono state approvate nel '93 la L. 578 che equipara il coma alla morte, nel '94 il D.M. 582 che accorcia i tempi di cosiddetto “accertamento” da 12 a 6 ore e dà al Ministro della Sanità la facoltà di modificare i protocolli per la dichiarazione di morte cerebrale  senza passare dal Parlamento, nel '99 la L. 91 che tratta del silenzio-assenso/organizzazione/promozione dei trapianti/import-export” (4)
Quotidianamente sentiamo che il ragazzo rimasto coinvolto nell'orribile incidente stradale , purtroppo , non ce l'ha fatta ma i genitori hanno dato il consenso all'espianto degli organi. Dalla disgrazia nasce un fiore. Peccato però, che questo fiore i parenti della vittima non lo potranno conoscere, non potranno dargli un nome o un volto, perché per legge vige l'anonimato. Donatore e ricevente sono protetti dalla privacy.
Ci domandiamo: perché mai due famiglie -quella del donatore e quella del ricevente-, colpite dagli eventi tragici della vita, non possono incontrarsi e conoscersi?
Chi per sfortuna sua, ritrova il suo nome sulla lista d'attesa per un cuore 'nuovo' (aggettivo alquanto falso e pretenzioso) immaginiamo che sentirà il bisogno , il giorno dell'intervento, di ringraziare il padre del ragazzo donatore che ha dato il suo consenso all'espianto. Allo stesso modo, questo povero padre vorrà intravedere la luce negli occhi di chi ha ricevuto il cuore di suo figlio. Ma lo Stato italiano non lo permette.
Ampi spazi sui giornali e in tv ai dolori di chi perde il proprio caro e acconsente alla donazione per fare 'rivivere' il loro amato in tre , quattro o addirittura cinque persone . Se una persona può rivivere in un fegato o in un rene, non c'è dato saperlo.
Sempre più spazi vengono 'donati' anche a chi , dalla morte altrui, ha tratto la sua fortuna.
Un esempio ci viene dal signor Domenico Gottardelli che su Bergamo7 dell'11 giugno concede un'intervista nella quale racconta la sua storia , sfortunata almeno sino a quando nel 2000 non ha ricevuto un fegato e ha ricominciato a vivere. Per fare conoscere la sua storia e pubblicizzare il trapianto, ha pensato bene di abbellire la sua auto Dyane, con pupazzi, targhette e bandierine di ogni genere e a girare per paesi e città per incantare i passanti, ignari fino a quel momento della sua vicenda a lieto fine .
Nel concludere l'articolo, dichiara:
“Mi ritengo fortunatissimo per quello che mi è successo - ha concluso il pensionato -. Per questo devo ringraziare le famiglie che decidono di donare gli organi dei propri cari. Purtroppo ho un nipote che da un anno è costretto a fare la dialisi ogni due giorni perchè è rimasto senza reni e non ha trovato ancora nessuno per poter effettuare il trapianto. Speriamo che riesca ad essere fortunato come lo sono stato io”. (4)
Peccato che nessuno gli abbia spiegato che, in linea di massima, “ogni trapianto richiede la fine di un'altra vita”.(5)
Ognuno al suo spazio , allora perché non comunicare i nominativi del donatore e del ricevente alle rispettive famiglie?
Le associazioni che promuovono la donazione degli organi hanno ingresso libero nelle scuole, negli ospedali, nei comuni. Nei parchi cittadini troviamo addirittura monumenti dedicati a loro, il più delle volte associate ad immagini sacre, come ad esempio il Cristo morente. Ma vige il più stretto riserbo tra donatore e ricevente, come mai? Nell'ultimo atto di questo illuminato cammino di pietà umana ( o di riscatto ? ) , un buio pesto cala, spegnendo i riflettori che sino a quel momento lo hanno accompagnato; come se nessuno debba sapere , come se nessuno abbia il diritto di venire a conoscenza da dove, da chi proviene il cuore che sta ricevendo o dove e a chi andrà il fegato del povero defunto.
Stessa regola, fanno sapere dal ministero della Sanità, vale per il 'donatore samaritano', leggiamo dall' ansa del 25 maggio (6):
“Deve inoltre essere rispettato l'anonimato sia del donatore che del ricevente come previsto dalla legge”.
Si trincerano dietro al fatto che così, nessuno può pretendere un compenso economico. Se anche ciò avvenisse, esistono figure giuridiche che hanno il dovere di fare rispettare la legge e tutelare i cittadini . Non comprendiamo , quindi, il motivo.
Come non riusciamo a capire perché un cittadino che versa in condizioni economiche precarie, abbandonato dalle istituzioni, non possa vendere un organo non vitale per poter risollevare , almeno temporaneamente , la situazione della famiglia.
Si darebbe il via ad operazioni di sciacallaggio , direbbe qualcuno ma noi rispondiamo:
non è quello che sta avvenendo oggi?
Basta un incidente più grave del solito, per divenire donatori , inconsapevoli . E' facile fare firmare il consenso di una madre disperata senza spiegargli che gli organi sono prelevati a cuore battente e che l'encefalogramma piatto non significa morte :
“Un tracciato elettroencefalografico può essere normale anche se piatto, cioè privo di ritmo visibile: ad esempio, soggetti adulti ansiosi o soggetti neonati, possono avere un tracciato piatto che di per sé non è assolutamente definibile patologico...”.
Non siamo i difensori ad ogni costo della vita , crediamo che ognuno abbia il diritto di decidere della propria e della dignità del proprio caro . Oggi, si diventa donatori nel giro di pochi giorni dal ricovero in ospedale.
In Italia, esiste il silenzio-assenso , cosa vergognosa a nostro modo di vedere.
Noi chiediamo che donatore si diventa per scelta propria, sopra i 18 anni di età e con tanto di documentazione. Per tutti i minorenni, deve esistere l' 'immunità'. Il corpo deve essere sepolto così com'è, nel rispetto della morte.
Per gli altri, cioè per quelli che non hanno scelto di diventarlo e sono maggiorenni, nel caso di un evento tragico, quale può essere un incidente stradale o incidente sul lavoro , deve esserci l'obbligo per il medico di salvare il paziente con ogni mezzo riconosciuto dalla medicina.
Se ciò avvenisse , i dati attuali del Cnt , subirebbero un cambiamento radicale.
Oggi , invece ,possiamo leggere certe dichiarazioni nelle quali manipolano i dati in loro possesso, facendo risultare positivi dati che , alla mano, sono senz'altro negativi. Meno 3,4 % nei donatori ma Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti , dichiara il 25 maggio:
“C'è stata una leggera flessione nei donatori utilizzati per i trapianti tuttavia va detto che si tratta di numeri riferiti fino al 30 aprile 2010, che si pongono quindi in maniera intermedia tra quelli registrati nel 2008 e nel 2009. Possiamo dire che il bilancio è dunque di luci e ombre, ma comunque il nostro paese si pone, per numero di donazioni, dietro alla Spagna e più o meno a livello della Francia”.
E poco dopo, leggiamo nella notizia ansa, sempre del 25 maggio :
...Se nel 2009 il numero dei no è stato di 707, nei primi mesi del 2010 è di 648, “il che ci fa stimare una proiezione del calo delle opposizione dell'8,3%" e lo considera “Un dato senz'altro positivo”, Alessandro Nanni Costa.
I dati sono così positivi che il governo , insieme al Cnt, ha organizzato per l'anno 2010 :

TVD - Ti Voglio Donare: un kit informativo per la scuola Realizzato per studenti e insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori, contenente filmati e informazioni sul mondo dei trapianti.

Salvo e Gaia: gioco didattico per i bambini delle scuole elementari Realizzato per studenti e insegnanti delle scuole elementari, contenete un cartone animato, un mini-book e un gioco didattico

Un dono per la vita”: progetto per gli uffici anagrafe dei comuni italiani Il progetto, realizzato per la prima volta dal Comune di Roma e rilanciato su tutto il territorio nazionale, prevede che gli uffici anagrafe, in stretta collaborazione con le Asl locali, possano procedere alla raccolta delle dichiarazioni di volontà dei cittadini sulla donazione di organi.

Cittadini si nasce, donatori si diventaIl progetto prevede il coinvolgimento di due città (NORD e CENTRO-SUD) impegnate per una settimana nella promozione della cultura della donazione attraverso l’utilizzo dei progetti di comunicazione e formazione realizzati nell’ambito della campagna ministeriale. (7)

Siamo al quanto sbigottiti e vi lasciamo col titolo di una canzone di una famosa cantante che ha prestato la sua immagine come testimonial alla campagna “Donare gli Organi. Una scelta consapevole”. E' semplicemente diffidenza la nostra verso la campagna per la donazione degli organi, non crediamo nella bontà di certe associazioni, nel loro buon cuore, “Come se non fosse stato mai amore” .



(1)http://www.aido.it/index.php?id=1&faq=14 dal sito Associazione italiana per la donazione organi
(2)La “morte cerebrale” compare sulla scena medica americana nel 1968, quando dopo il primo trapianto di cuore (Barnard 1967 – Città del Capo), la Harvard Medical School introdusse i criteri per la definizione di “morte cerebrale” su soggetti vivi, in coma presunto irreversibile, per giustificare l'espianto-trapianto.
(3)Definizione di cadavere come da Circolare n. 24 del 24-06-93 esplicativa del D.P.R. 285/90.
(4)http://www.bergamosette.it/leggi.php?artID=1512016
(5)http://www.antipredazione.org/
(6)http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/05/25/visualizza_new.html_1795915096.html
(7)http://www.trapianti.salute.gov.it/cnt/cntPrimoPianoDett.jsp?area=cnt-generale&menu=menuPrincipale&id=231