martedì 19 aprile 2011

GUERRA DICHIARATA




Il 15 aprile 2011 è una data che rimarrà impressa nei nostri cuori, per il forte dolore provato alla notizia che presunti terroristi legati ad Al-Qāʿida   hanno “giustiziato” Vittorio Arrigoni, attivista pacifista per i diritti del popolo palestinese, residente a Gaza City.
Non c'è errore nell'utilizzo del termine “giustiziato” perché Vittorio era stato condannato a morte da tempo, a causa del suo impegno a fianco di un popolo oppresso e seviziato quotidianamente come quello della Striscia di Gaza.
E' in atto, su scala mondiale, una guerra che vede coinvolti, inconsapevolmente, milioni di persone . E' una guerra strana questa. Di ultima generazione, se ci permettete il termine.
Una fazione ha dichiarato guerra a modo suo, con stragi indiscriminate e omicidi compiuti con meticolosità, appoggiati da media senza scrupoli che fanno del Denaro, il loro unico scopo vitale.
Dalla parte opposta, invece, abbiamo la popolazione civile vessata e svenduta dalla loro stessa classe dirigente.
Vik ha pagato il caro prezzo della verità, quell'arma che fa tanto tremare i potenti del mondo occidentale che si muovono ad unisono quando il padrone, nato ufficialmente nel 1948, lo comanda.
Non eravamo d'accordo su tutto quello che affermava Vittorio, è vero.
Accostare l'aggettivo “nazista” all'israeliano o fare cantare “Bella Ciao” al popolo di Palestina era un errore “storico” tuttavia non ne possiamo fare una colpa a lui e a tutti quelli che vedono nel Fascismo il “male assoluto”.
Approfondendo la ricerca, potremmo scoprire che dietro a questa mal istruzione, abbiamo gli stessi mandanti del suo omicidio.

Con un gesto molto umile, abbiamo voluto ricordarlo venerdì notte, con uno striscione posizionato in via Briantea a Bergamo.